Evadi il canone Rai? Finisci in galera. Come in un regime: ecco le pene
C'è sempre meno tempo per evitare che la mazzata del canone Rai si scagli sui conti delle famiglie italiane. La novità di quest'anno, con l'inserimento della tassa nella bolletta elettrica, ha creato non pochi malumori, di certo non attenuati dai palinsesti offerti dalla tv di Stato. In tanti vorrebbero trovare una via di fuga ed evitare di pagare il Canone se non si possiede nessun televisore nella casa dove è attiva l'utenza elettrica, ma il tempo stringe, visto che è stata fissata al 30 aprile la scadenza per l'invio del modulo di esenzione, per chi sceglie la raccomandata con ricevuta di ritorno. Scadenza allungata al 10 maggio per chi invece sceglie di inviare via internet la richiesta di esenzione all'Agenzia delle entrate. I rischi - I moduli si possono scaricare dal sito canone.rai.it o da quello dell'Agenzia delle entrate ed è importante evitare di dire il falso. Come ricorda Repubblica, infatti, il rischio è di incappare in una condanna al carcere da 8 mesi a 4 anni. La Legge di Stabilità cita un Decreto del presidente della Repubblica, il 445/2000, che a sua volta si rifà al Codice penale, in particolare al 482 sulla "falsità materiale commessa dal privato". Non essendo più possibile che vengano messi i sigilli al televisore, come una volta, il modulo dovrà essere spedito ogni anno.