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Inchiesta petrolio: Descalzi, Basilicata è casa, priorità ambiente e salute

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Roma, 27 apr. (AdnKronos) - "Dopo tanti anni di presenza di Eni sul territorio, con le nostre persone e le nostre attività, mi sento di dire che in Basilicata ci consideriamo di casa" e "vorrei soprattutto ribadire con forza che non siamo avvelenatori: ambiente e salute sono le nostre priorità e per nessuna ragione metteremmo a repentaglio chi abita i luoghi che ci ospitano e chi lavora nei nostri impianti". Così l'ad di Eni, Claudio Descalzi, in una lettera pubblicata sulla 'Gazzetta del Mezzogiorno', su 'La Nuova del Sud' e su 'Il Quotidiano del Sud - Basilicata'. In Basilicata, sottolinea ancora, "come altrove nel mondo dove operiamo, non abbiamo mai puntato al solo profitto, bensì a valore, sviluppo e tutela dei territori. Abbiamo costruito da più di vent'anni un rapporto con questa regione, siamo qui per restare a lungo e creare benessere e opportunità di crescita". Dal punto di vista tecnico e operativo, spiega Descalzi in merito allo stop delle attività del Centro Olio Val d'Agri (Cova), "non è possibile proseguire, nemmeno parzialmente, l'attività produttiva del Cova. Non esiste, infatti, una soluzione alternativa di tipo industriale che consenta di evitare la fermata degli impianti". Il Centro Olio, aggiunge, "dovrebbe essere parzialmente riprogettato dal punto di vista impiantistico e ingegneristico ed essere sottoposto a un nuovo iter autorizzativo, diverso da quello seguito negli ultimi 20 anni, per operare non più come un impianto esclusivamente energetico, ma anche come un impianto di trattamento rifiuti. Ipotesi del tutto irrealistica, sia dal punto di vista industriale che normativo".

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