Cerca
Logo
Cerca
+

Tasse, la Corte dei Conti: pressione fiscale reale al 53%

Giulio Bucchi
  • a
  • a
  • a

La pressione fiscale effettiva "si è impennata fino al 53%, dieci punti oltre quella apparente". E' il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, a ribadire l'evidenza di una situazione ormai insostenibile. E proprio questa parola, "insostenibile", ha utilizzato anche il ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato nel suo intervento all'assemblea della Confesercenti: "Occorre alleggerire il carico fiscale, che è a livelli insostenibili per chi paga le tasse fino all'ultimo centesimo". Peccato che a chi invoca uno stop all'aumento dell'Iva e l'abolizione dell'Imu, il governo stesso, per bocca di Zanonato e del collega del Lavoro Enrico Giovannini, replichi allargando le braccia: le proveranno tutte, ma sarà dura. I dati reali della Corte dei Conti - Eppure, come ricordato da Giampaolino nella sua audizione davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, sono i numeri reali a pretendere un intervento immediato. Il dato allarmante, spiega la magistratura contabile, si ottiene rapportando il carico impositivo solo al Pil dichiarato al fisco, con esclusione della ricchezza non dichiarata (ma ricompresa, per stima, nel Pil ufficiale). Un esercizio di questo tipo, spiega Giampaolino, "ha consentito  sia di correggere verso l'alto il livello della pressione fiscale effettiva, sia di evidenziare un ampliamento della distanza dai partners europei caratterizzati da tassi di evasione più contenuti".      

Dai blog