Imprese: Confartigianato Puglia, diminuiscono aziende ma aumenta giro d'affari (2)
(Adnkronos) - La somma dei versamenti periodici, degli acconti e del saldo, risultante da circa 188mila dichiarazioni, fornisce l'ammontare dei versamenti totali che hanno superato i 2,2 miliardi, in aumento di 61,6 milioni, pari al 2,9 per cento rispetto all'anno precedente (2,1 miliardi), con una media di 11mila euro. L'Iva di competenza, intesa come saldo tra Iva a debito e Iva detraibile, segna un rialzo del 5,2 per cento e supera il miliardo e mezzo. L'imposta dovuta ha raggiunto i 2,3 miliardi, in crescita di 102,8 milioni, pari al 4,5 per cento in piu' rispetto all'anno precedente; mentre quella a credito (quando la differenza tra Iva a debito e Iva detraibile risulta negativa) si e' fermata a 794 milioni. Il totale dell'Iva dovuta e' stata di 490 milioni, in aumento del 7,4 per cento, (nell'anno prima era di 456 milioni); mentre quella a credito e' stata di 1,6 miliardi. Sono stati richiesti a rimborso 173 milioni, in crescita del 28,2 percento, rispetto all'anno precedente (135 milioni). La richiesta e' pervenuta da oltre duemila contribuenti, per una media di 78mila euro. Oggi l'Iva si attesta al 21 per cento. Senza un intervento del Governo, da martedi' primo ottobre l'aliquota ordinaria salira' al 22 per cento. "Questi dati, elaborati dal nostro Centro studi - spiega il presidente di Confartigianato Imprese Puglia, Francesco Sgherza - dimostrano come sia indispensabile una riduzione della pressione fiscale a carico di famiglie e Urap imprese. Con l'attuale recessione - aggiunge - sarebbe un colpo mortale per la nostra economia incrementare, per l'ennesima volta, l'aliquota ordinaria Iva, portandola al 22 per cento. Il Governo - conclude il presidente - non puo' chiedere ancora sacrifici ai contribuenti, ma deve individuare, negli sprechi di denaro pubblico, le risorse necessarie per la stabilita' dei conti nazionali".