Umbria: Cgil, in un anno 14mila occupati in meno
Roma, 30 ago. (Adnkronos/Labitalia) - "L'ultimo rapporto Istat sull'occupazione conferma drammaticamente la validita' dell'analisi della Cgil dell'Umbria. Infatti, confrontando il secondo trimestre 2013 con lo stesso periodo del 2012 emergono dati allarmanti: la forza lavoro regionale passa da 402mila unita' a 398mila, gli occupati (dato piu' preoccupante) passano da 370mila a 356mila (-14mila), le persone in cerca di occupazione sono in aumento, da 37mila a 41mila, e, infine, il tasso di attivita' passa dal 69,5% al 67,8%, con una riduzione nettamente superiore alla media nazionale.". Cosi' una nota della Cgil dell'Umbria. "L'occupazione passa dal 63% del 2012 al 60,6% del 2013 -rimarca la Cgil Umbria-, mentre il tasso di disoccupazione cresce dell'1,3% passando dal 9,1% al 10,4%. L'analisi evidenzia poi il sommarsi di piu' criticita': in primis la disoccupazione giovanile che sfiora il 40%, e poi quella di lunga durata, che si sovrappone ad un tasso di inattivita' che, come visto, in Umbria e' sopra la media nazionale" "I nuovi dati dell'Istat non fanno altro che confermare l'allarme che la Cgil dell'Umbria, come quella nazionale, lancia da tempo: e' necessaria una radicale inversione di tendenza nelle politiche economiche nazionali ed europee, mettendo al centro dell'azione politica un Piano del Lavoro, sul quale la Cgil rafforzera' la propria iniziativa e mobilitazione nei prossimi mesi".