Palermo: imprese e occupati in calo, 10mila persone 'in fuga' dalla città
Palermo, 26 gen. (AdnKronos) - Oltre 3.700 imprese in meno, una contrazione degli occupati che passano da 362mila a 318mila e un numero di disoccupati e inattivi che raggiunge quota 521mila persone, ossia il 44 per cento della popolazione totale contro un dato nazionale pari al 27 per cento. Sono alcuni dei dati contenuti nel Focus socio-economico della Provincia di Palermo presentato oggi alla Cgil. Si tratta di un'indagine sul mercato del lavoro che mostra i dati di una crisi lunga otto anni (dal 2008 al 2016), inserita in un quadro macroeconomico regionale preoccupante. Il dramma socio economico dell'Isola, spiegano dal sindacato, si coglie dall'andamento di alcuni indicatori: desertificazione industriale con oltre 30mila imprese in meno rispetto al 2008; la perdita del capitale umano con oltre 33mila cittadini cancellati tra il 1995 e il 2016 dalle anagrafi comunali, e la perdita di 126mila posti di lavoro nello stesso periodo. A dare il segno della crisi è la provincia di Palermo. "Una situazione in caduta libera" denuncia il segretario generale Cgil Palermo, Enzo Campo, che ha presentato oggi il Report con Beppe Citarrella, presidente del Cerdfos, e il segretario generale Cgil Sicilia, Michele Pagliaro. "Da Palermo partono ogni anno 10mila persone - dice -, emigrano verso il Nord e all'estero non solo i giovani più capaci ma anche gli operai specializzati del manifatturiero". Per quanto riguarda il dato sul valore aggiunto della provincia di Palermo il report mette in evidenza una perdita complessiva di oltre 730 milioni, con l'industria che perde circa 890 milioni, di cui 611 milioni nelle costruzioni, l'agricoltura recupera 83 milioni e i servizi recuperano più di 76 milioni di valore aggiunto. Complessivamente il valore aggiunto prodotto, per l'87 per cento è imputabile ai servizi, il 6,5 al manifatturiero, il 4 per cento circa alle costruzioni e il 2,5 all'agricoltura.