Palermo: imprese e occupati in calo, 10mila persone 'in fuga' dalla città (3)
(AdnKronos) - Un altro aspetto relativo al mercato del lavoro è la contrazione del tasso di occupazione, che passa dal 43,3 per cento a 37,4 per cento (uomini dal 57,7 a 48,8 per cento; donne dal 29,7 al 26,3 per cento). Nel periodo 2008-2016, la provincia palermitana perde 43.674 occupati in tutti i settori di attività, in modo particolare 18.702 occupati nell'industria, di cui oltre 13mila nelle costruzioni. Per quanto riguarda l'evasione Irpef, nella provincia di Palermo, a fronte di 683.254 contribuenti, il reddito complessivo dichiarato è stato pari a poco più di 11,8 miliardi per un'imposta versata di oltre 2 miliardi. Nella provincia, a fronte di 100 euro dichiarati, i consumi sono stati pari a 142,5 euro. L'imposta netta corrispondente, qualora correlata ai consumi, sarebbe stata di oltre 2,9 miliardi. "Si può pertanto stimare – conclude Citarrella - un'evasione di oltre 871 milione di Irpef". Un altro indice di povertà è l'esiguo importo delle pensioni. Dalla media mensile delle pensioni nelle 9 province risulta un importo totale di 676 euro. Importo che a Palermo corrisponde a 712,77 euro, a Siracusa 745,02 euro, a Catania 687,96 e ad Agrigento la più bassa, 581,16 euro. Per il sindacato, allora, occorre ripartire dall'industria manifatturiera nelle aree industriali di Termini Imerese, Carini e Brancaccio, garantendo una fiscalità di vantaggio per le tre aree industriali nell'ambito della Zes e definendo misure di sostegno alle assunzioni, alla formazione, alla riqualificazione delle competenze. "Serve un disegno organico di politica industriale - conclude la Cgil - che tenga conto del know how presente e delle potenzialità di sviluppo della cosiddetta industria 4.0. Gli investimenti devono essere coerenti con la vocazione del territorio: alimentare, automobilistico, navale, chimica e potenziamenti infrastrutturali a partire dal Cantiere Navale".