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Cooperazione, arriva nuovo sito per workers buyout

Bologna - 21 giu. - (AdnKronos) - Si è tenuto oggi, presso la Regione Emilia Romagna, la presentazione del nuovo sito www.wbo-coop.it dedicato a chi ha voglia di costituire una nuova cooperativa dalle ceneri di una impresa privata. Così Simone Gamberini, direttore Legacoop Bologna, ha presentato il progetto: “Uno dei bisogni fondamentali è sicuramente il lavoro e i Wbo, o workers buyout, nascono proprio dalla necessità di rispondere a questo bisogno. Quando una impresa va in crisi, i lavoratori hanno la facoltà di investire una parte degli ammortizzatori sociali nella azienda stessa diventandone soci proprietari attraverso una cooperativa”. Ma nei workers buyout non sono coinvolti solo i lavoratori ma anche degli strumenti finanziari. Uno di questi strumenti è Coopfond: “Coopfond nasce per favorire lo sviluppo della cooperazione – ha dichiarato Aldo Soldi, direttore generale Coopfond - e i Wbo rappresentano un modo per fare nascere cooperazione nel nostro paese. Il ruolo del fondo non è semplicemente un ruolo di finanziamento. E’ anche un ruolo di consulenza e di messa a disposizione di conoscenze in modo tale che i lavoratori facciano una operazione di successo”. L'iniziativa, destinata ad essere un utile vademecum per chi vuole intraprendere una esperienza di workers buyout, è stata presentato da Legacoop Estense, Legacoop Bologna assieme a Legacoop Produzione e Servizi e all’assessore alle attività produttive della Regione Emilia Romagna Palma Costi. All’incontro ha partecipato anche Camillo De Berardinis, amministratore delegato di Cfi: “Cfi è una società partecipata e vigilata dal Ministero dello Sviluppo Economico. E’ una forma di intervento che ha permesso di finanziare trecentottanta progetti e di questi quasi duecentotrenta sono Workers Buyout. I Wbo sono imprese acquisite e risanate dai lavoratori. Molte di queste realtà economiche sono ancora funzionanti e con un tasso di sopravvivenza delle imprese, grazie alla legge Marcora, superiore all’ottanta per cento”. Per Maurizio De Santis, responsabile nazionale cooperative industriali promozione Wbo, ”Il Workers Buyout è una modalità attraverso la quale i lavoratori entrano in possesso della loro azienda specialmente quando essa ha cessato la attività o è fallita oppure è entrata in una fase di crisi". "Ultimamente -ha spiegato a margine dell'iniziativa- le crisi non sono soltanto di natura economica ma sono anche di ricambio generazionale. In questo caso, quando non c’è ricambio generazionale, i lavoratori dipendenti possono diventare essi stessi imprenditori della loro azienda acquistandola dalla vecchia proprietà. Ultimamente abbiamo anche svolto delle esperienze molto interessanti nel recupero di aziende confiscate alla criminalità organizzata e date ai lavoratori perché riprendessero la loro attività”.