Imprese: Massetti (Confartigianato), non saremo in piazza ma governo ci ascolti (2)
Milano, 1 set. (AdnKronos) - Per Massetti ciò che serve, prima di tutto, è una seria riflessione da parte del governo. Un esempio? "Si dà tanto addosso alla Germania, senza pensare che dobbiamo ringraziare le grandi case automobilistiche tedesche se le fabbriche italiane e gli artigiani italiani vengono scelti come loro fornitori. Perché se è vero che noi siamo i migliori, è altrettanto verto che questa cosa va riconosciuta. Non possiamo dare continuamente addosso a chi ci dà il lavoro". "Certamente -osserva il presidente di Confartigianato Lombardia- alcuni atteggiamenti vanno chiariti; si può ridiscutere di tutto, ma c'è modo e modo. Non possiamo continuare ad assistere a chi fa campagna elettorale per le prossime elezioni demolendo anche quel che di buono è stato fatto in passato. Gli imprenditori non ci stanno. Vogliono un cambiamento, ma che sia un cambiamento vero nei confronti delle imprese". E' per questo che come associazione "stiamo mettendo in atto azioni di persuasione e di collaborazione nei confronti di vari ministeri, con delle controproposte sulla tassazione, sull'Iva, sulla riduzione della percentuale del cuneo fiscale. Sulle cose che chiediamo da sempre, cioè, ma che di fatto sono ancora ferme al palo". Anche perché "i problemi sono gli stessi di sempre, ma c'è un atteggiamento di paura che si sta innescando e non fa bene". Per questo "continueremo a proporre soluzioni: il tema vero è se ci ascoltano". In Italia "solo per citare il comparto artigiano, ci sono 500mila imprese, 96mila delle quali in Lombardia, che decidono spontaneamente di pagare una tessera annuale per associarsi: vuol dire che ripongono la loro fiducia in noi. E noi -conclude Massetti- non vogliamo tradire quella fiducia. Mi auguro che i ministri di questo governo lo capiscano".