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Brevetti: Danovi (ordine avvocati), portare a Milano la sede del Tub

AdnKronos
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Milano, 14 set. (AdnKronos) - "Se la Brexit farà il suo corso, non ha senso che una delle tre sedi principali del tribunale unificato dei brevetti, ormai di prossima entrata in vigore insieme con il nuovo sistema di brevetto unitario, resti a Londra". Il presidente dell'ordine degli avvocati di Milano, Remo Danovi, rilancia l'ipotesi e annuncia iniziative per sollecitare il nuovo governo, il parlamento e i parlamentari europei, le istituzioni lombarde e i rappresentanti del mondo produttivo e delle professioni, a sostenere nelle sedi politiche e istituzionali la richiesta di Milano di ottenere non soltanto la già prevista 'sezione locale' del Tribunale unificato, ma una delle due sezioni principali insieme con la sede di Parigi. Tanto più che Londra sarebbe competente per i brevetti chimici e farmaceutici (oltre che per quelli legati alla cura della persona e alla metallurgia) individuati quando era anche sede dell'Ema, l'Agenzia europea dei farmaci. Il 'pacchetto brevetti' nasce nell'Unione europea, ma il tribunale unificato è previsto da un accordo di cooperazione rafforzata, come l'euro: un trattato multilaterale tra i Paesi dell'Unione, in questo caso Spagna esclusa. E pertanto non è direttamente influenzato dagli effetti della Brexit. La questione, oltre che giuridica, è soprattutto politica: "Milano è già sede di una divisione locale del tribunale -ricorda Danovi- ed è il quarto Paese europeo per numero di brevetti depositati, essendo state scelte la sede principale (Parigi) e le due divisioni (Londra e Monaco) proprio sulla base del maggior numero di brevetti depositati".

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