Brutale minaccia

Golpe finanziario,il capo economista di Moody's: "Che fine vi faremo fare", l'Italia soppressa dal rating

Giulio Bucchi

Conto alla rovescia al golpe finanziario. Mark Zandi, capo economista di Moody's Analytics, di fatto anticipa in una lunga intervista a La Stampa il probabile declassamento dell'Italia da parte delle agenzie di rating, in un giudizio atteso tra poche settimane: "Questa finanziaria è un errore. È logico aspettarsi che le preoccupazioni sull'Italia manifestate in questi giorni dai mercati si rifletteranno anche nelle prossime valutazioni delle agenzie". Leggi anche: "Se lo spread ci sfugge...". Savona, da falco ad agnellino "Certamente quello che sentiamo non è un plus per l'outlook fiscale dell'Italia - sottolinea l'economista -. Il giudizio dei mercati come quello delle agenzie di rating, non si basa sulla politica ma sui numeri, che sono dati oggettivi e uguali per tutti". "Gli investitori, che per la maggior parte sono persone come noi, mettono i loro risparmi nei titoli emessi dall'Italia e vogliono essere ripagati. Oggi temono che non rivedranno i loro soldi, almeno in un tempo ragionevole, e quindi chiedono maggiori compensazioni per questo rischio. È naturale, se prendi rischi, vuoi avere ritorni più alti per correrli". Nessun "complotto" o "manina alla Soros", insomma, ma la normale evoluzione del mercato. Ma il report dell'Fmi che parlava di "rischio di riaccensione in Italia del legame titoli di stato-banche" in caso di spread in ulteriore rialzo (mercoledì mattina ha superato quota 300) qualche dubbio sulla speculazione la fa venire.