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Sull'ISS primo dialogo fra assistente digitale Cimon e astronauta

AdnKronos
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Roma, 16 nov. – (AdnKronos) - Novanta minuti di dialogo tra un uomo e un sistema di intelligenza articifiale in orbita da luglio. È ciò che è successo ieri, sul modulo Columbus della Stazione Spaziale Internazionale, tra l'astronauta Alexander Gerst e Cimon, l'assistente digitale per le missioni spaziali che utilizza il sistema Ibm Watson, permettendo così al colosso dell'IT di scrivere un nuovo capitolo nella storia dei viaggi spaziali, a cinquant'anni dalla missione Apollo 11 che utilizzò un mainframe ridotto alle dimensioni di una valigetta. Cimon stato messo in funzione alle 11.40 dal centro di controllo Biotesc dell'Università svizzera di Lucerna, dopo due anni e mezzo di intensa preparazione. Sincronizzati i software della stazione spaziale e del piccolo robot autonomo, testata la voce e la camera di navigazione, Alexander Gerst lo ha messo in opera per un'ora e mezza. Al saluto di Gerst - “Svegliati, Cimon” – la risposta è stata: “Cosa posso fare per te?”. Cimon, lasciato libero di fluttuare, ha quindi intrapreso una navigazione dell'ambiente con il proprio sistema di guida e controllo rivolgendo poi lo sguardo all'astronauta per stabilire un contatto visivo. A dimostrazione delle sue capacità, sul display ha mostrato il volto di Alexander, le istruzioni per un esperimento sulla cristallizzazione suonando poi un motivo musicale. Inoltre, con le proprie telecamere, ha registrato un video e scattato foto del suo compagno. "Dimostrare che CIMON vede, ascolta, comprende e parla è davvero una sensazione incredibile. Questa prima missione per noi equivale a un pezzo di storia spaziale e l'inizio di una permanenza, si spera più lunga possibile, sulla ISS" riassume Christian Karrasch, direttore di progetto Cimon presso l'Agenzia spaziale tedesca. "Con Cimon abbiamo trasformato la nostra visione in realtà - dichiara Till Eisenberg, project manager del progetto presso Airbus - gettato le basi per sistemi di assistenza che possono essere utilizzati in condizioni estreme” "Quando Cimon pone una domanda o gli si parla - spiega Matthias Biniok, project manager di Ibm - Watson converte il segnale audio in un testo per poterlo interpretare. Dato che il sistema di intelligenza artificiale capisce anche le intenzioni, il risultato è una risposta perfettamente adeguata che, a sua volta convertita in parola e inviata alla ISS, consente un dialogo vocale naturale e dinamico" "Il collegamento dati con la Terra – dice Bernd Rattenbacher, team leader al centro di controllo dell'Università di Scienze e Arti Applicate di Lucerna – è avvenuto in 0,4 secondi per mezzo di satelliti con la Nasa, l‘Esa e il centro Columbus al DLR di Oberpfaffenhofen. Di qui il segnale è arrivato al Biotesc, struttura connessa via Internet con la piattaforma IBM Cloud di Francoforte. Diversi firewall e Virtual Private Network hanno assicurato la protezione dei dati”.

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