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Paolo Becchi, risponde ai ricatti dell'Unione europea: "È il momento di tirar fuori le palle"

Gino Coala
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Proprio quando il governo Lega-M5s sembra uscire un bel po' ammaccato dalla trattativa con la Commissione europea sulla manovra di bilancio, il prof. Paolo Becchi lancia una sorta di chiamata alle armi. L'accusa dell'ex ideologo del M5s contro la Commissione europea è di fare la "forte con i deboli e debole con i forti". Basti pensare a tutte le volte in cui non è scattata alcuna procedura di infrazione nei confronti di Francia e Germania, pur essendoci ampiamente le condizioni, mentre contro l'Italia a ogni legge di Bilancio sembra che debba scatenarsi l'inferno. Per approfondire leggi anche: Becchi, euro: perché la moneta unica è destinata alla catastrofe Perciò su Twitter il prof. Becchi invoca tutti i suoi follower a una reazione, una presa di posizione più drastica, anche rispetto a quella tenuta finora dall'esecutivo, sempre più orientato per un dialogo conciliante con l'Unione europea: "Che dite amici - scrive Becchi - non sarebbe venuto il momento di tirare fuori le palle?". Un'opzione finora poco considerata, evidentemente.

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