Il decreto

Fisco, Grande Fratello più forte: la Finanza può accedere ai conti correnti con più facilità

Cristina Agostini

Alla Camera è stato approvato il decreto fiscale. Con 310, sì (40 in meno del voto di giugno che diede il via al governo), nel pomeriggio di ieri 13 dicembre è arrivato il via libera definitivo. Ma cosa comporta tutto questo? Intanto una rottamazione ter e lo sconto sulle liti fiscali pendenti (10% se il ricorso è pendente; 60% se si è vinto in primo grado contro le Entrate, 95% se si è vinto pure in secondo grado), ricorda il Giornale. Mentre è saltata definitivamente la dichiarazione integrativa speciale che avrebbe permesso di condonare imposte non dichiarate fino a 100mila euro per ogni anno dal 2013 al 2017.   Leggi anche: Le conseguenze della manovra, disastro in aula: bocciato l'emendamento, arriva la patrimoniale? Ma cosa pazzesca si è "rafforzato" il cosiddetto grande fratello fiscale attraverso l'obbligo di fatturazione elettronica tra privati in vigore da gennaio. Giorgia Meloni è furiosa e con Fratelli d'Italia ha organizzato una manifestazione in Piazza Montecitorio con il popolo delle partite Iva. "Chiediamo al governo di trovare 2 miliardi di euro che servono per non farla entrare in vigore, se necessario togliendoli dal reddito di cittadinanza", sbotta la Meloni che si schiera "al fianco di quel mondo che non chiede sussidi di Stato ma solo la libertà di poter lavorare". "