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Lavoro: Apindustria Vicenza, chi decide deve confrontarsi con le parti sociali

AdnKronos
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Vicenza, 28 gen. (AdnKronos) - “In Italia questo vecchio proverbio riesce ad essere sempre di attualità” è la battuta d'esordio di Flavio Lorenzin, Presidente di Apindustria Confimi Vicenza. “Mi sto riferendo- prosegue - agli effetti che il Decreto Dignità sta avendo sul mercato del lavoro: 30700 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato nel 2018 in Veneto, in larghissima parte ri-collocazione di personale con contratti a termine scaduti, assunti sì a tempo indeterminato, ma non dalle aziende quanto da agenzie di lavoro interinale che poi collocano le persone in “staff leasing” (nome tecnico: somministrazione a tempo indeterminato)", spiega. "Ma è proprio impossibile in Italia creare o almeno preservare - perché c'erano - norme che permettano alle imprese di organizzare con serietà, autonomia gestionale, semplicità la gestione delle maestranze di una azienda? - sottolinea - Condivido il pensiero dell'Assessore regionale Donazzan: sono di gran lunga preferibili le stabilizzazioni “vere”, quelle fatte dalle imprese che, dopo un periodo di reciproca conoscenza tramite contratti a termine o somministrazione, assumono il lavoratore e lo fanno diventare elemento organico della propria squadra. Ritengo peraltro che l'inserimento stabile in azienda sia comunque una garanzia in più in tema di sicurezza sul lavoro e lotta agli infortuni. Invece la demolizione del Jobs Act ha portato nuovamente ad una enorme diffidenza in fase di assunzione, con imprenditori spaventati dal rischio di contenzioso", avverte.

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