"Inps non è proprietà dei partiti", la lettera di Boeri
Roma, 6 feb. (AdnKronos) - "L'Inps è una istituzione nevralgica del nostro paese. Non è proprietà di questo o quel partito politico né di questo o quel gruppo di interesse è un bene pubblico che va salvaguardato a beneficio di tutti, tanto delle generazioni presenti che di quelle future". E' quanto scrive, al termine del suo mandato, il presidente Inps Tito Boeri nel documento consegnato ieri al premier Giuseppe Conte per dare conto dell'attività svolta durante il suo mandato. "Chi ha come missione la protezione sociale e non solo la previdenza - afferma Boeri nel documento - deve mettere in guardia il decisore politico contro le conseguenze perverse di legge mal scritte e incoraggiare scelte di politica economica che mantengano saldamente i piedi per terra che raggiungano chi più ha bisogno di aiuto al costo più basso possibile. Con gli annunci privi di fondamento non si aiutano i poveri, si aggiunge solo la beffa al danno del trovarsi in quella condizione". "Ridare credibilità all'Inps - scrive ancora il presidente Inps - significa difenderne l'autonomia e l'indipendenza di giudizio. Le procedure di nomina del presidente dell'Inps sono molto simili a quelle delle autorità indipendenti per buone ragioni. L'Inps opera sul lungo termine, deve garantire la sostenibilità del patto generazionale su cui si regge il nostro sistema previdenziale, deve offrire rappresentanza anche a chi oggi non vota"."Ho cercato di ridare credibilità ad una istituzione cruciale del nostro paese che aveva una reputazione scesa molto al di sotto della qualità del suo lavoro", continua Boeri, aggiungendo che "purtroppo l'Inps, viene spesso utilizzato come capro espiatorio per leggi mal congegnate o per il fallimento di misure di politica economica improvvisate", e ribadendo di non aver "mai rinunciato a chiarire che non è l'Inps che scrive le leggi ma si limita ad attuarle", ma di aver difeso sempre l'immagine dell'istituto.