Biometano e biogas per bilanciare rete energia
Milano, 1 mar. (AdnKronos) - Il gas rinnovabile italiano si candida a traghettare l'economia verso un orizzonte di sostenibilità ambientale, agendo di concerto con le altre fonti energetiche rinnovabili. Il nostro Paese dispone di una filiera agricola in grado di produrre biogas, convertibile in energia elettrica e termica, e biometano che può essere immesso nell'infrastruttura del gas per usi civili e industriali o usato come biocarburante avanzato. Oggi a Milano, nel corso della seconda giornata dell'evento 'Biogas Italy - Change Climate. Agroecologia e gas rinnovabile' gli imprenditori soci del Cib - Consorzio Italiano Biogas hanno condiviso previsioni e considerazioni sul futuro assetto energetico del Paese con rappresentanti dell'industria, della distribuzione energetica, dei trasporti e della politica. "Il gas e la sua infrastruttura continueranno a essere importanti anche in uno scenario energetico proiettato al 2050", dichiara Kees van der Leun, esperto di Navigant, che osserva come "si stia verificando un aumento della consapevolezza generale rispetto al fatto che non sarà possibile raggiungere gli obiettivi chiave nella lotta al cambiamento climatico senza il contributo primario del gas rinnovabile e a basso contenuto di carbonio". Per Piero Gattoni, presidente Cib, "Il gas rinnovabile giocherà un ruolo fondamentale nel processo di transizione verso un'economia carbon neutral, anche grazie al potenziamento della filiera agricola del biometano. La molecola del biometano è molto flessibile, può velocizzare la decarbonizzazione della rete del gas, rendere ecosostenibili i trasporti e giocare un ruolo fondamentale nella futura produzione di biomateriali". Il sistema biogas/biometano "è l'unica fonte rinnovabile programmabile che consente l'integrazione tra diversi sistemi energetici a favore dello sviluppo e della sicurezza delle reti. Già oggi il biogas ha una capacità di bilanciamento di 1,3 TWh pari al 50% delle attuali necessità. Tale potenzialità potrebbe quasi raddoppiare al 2030. Gli impianti di gas rinnovabile agricolo potranno essere una cerniera che connette la rete gas e la rete elettrica, riequilibrando il sistema secondo il bisogno", aggiunge. Secondo dati 2018 del centro studio Navigant, l'utilizzo del biometano potrebbe generare risparmi annui intorno ai 140 miliardi di euro entro il 2050 rispetto a un sistema energetico futuro a emissioni zero che non tenga conto del contributo del gas. L'altro bacino potenziale di utilizzo sono i trasporti, in particolare quelli di difficile elettrificazione come quelli pesanti e navali con la crocieristica e i traghetti in primo piano. Tom Strang, senior vice president Carnival, spiega come "Il Gnl è il carburante più pulito attualmente disponibile e il nostro gruppo è stato tra i primi ad adottarlo nel settore marino. Il bioGnl sarebbe utilizzabile con l'attuale tecnologia e permetterebbe di ridurre sensibilmente le emissioni di gas serra, aiutando il settore navale a raggiungere gli ambiziosi obiettivi discussi in seno all'Organizzazione Marittima internazionale". Il Cib auspica che venga sostenuto l'utilizzo di biometano anche nei processi industriali per produrre calore e ogni altra forma di energia necessaria, in modo tale da accelerare il processo di decarbonizzazione dell'economia. Marco Marchetti, direttore Industrial Sustainability Environment and Energy di Ferrero rimarca come l'obiettivo del gruppo è "di ridurre al minimo le emissioni nei prossimi anni, purtroppo non esiste un'offerta sufficiente di biometano sul mercato e il sistema attuale di incentivi per autotrazione rende economicamente insostenibile l'utilizzo di questa bionenergia nei processi produttivi. Auspichiamo dunque che si sviluppi al più presto un mercato economicamente conveniente per il gas rinnovabile, al pari di quello esistente per l'elettricità".