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Bonifiche: Coldiretti e Anbi, un sistema che funziona con l'autogoverno

AdnKronos
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Venezia, 7 mar. (AdnKronos) - Duecento amministratori tra agricoltori, rappresentanti dei cittadini e sindaci hanno oggi affollato la sala dell'hotel Laguna Palace di Mestre al convegno organizzato da Anbi e Coldiretti sul sistema della bonifica veneta quale eccellenza del Paese. “I numeri parlano chiaro – ha detto in apertura dei lavori il direttore dell'Anbi regionale Andrea Crestani – 12mila kmq di territorio servito (il 60% della Regione), quasi 5milioni di assistiti (l'89% della popolazione), 26mila km di canali irrigui e di scolo, circa 400 idrovore (delle 700 totali in Italia). Un esempio nazionale per professionalità, capacità d'intervento, progettualità e innovazione, il tutto sostanziato ulteriormente da conti in ordine, sprechi azzerati e senza oneri sul bilancio regionale”. Un biglietto da visita che non lascia dubbi sul modello virtuoso di controllo e manutenzione del territorio basato sull' autogoverno, la sussidiarietà, l'autonomia finanziaria. “Giusto fare un po' di storia – ha spiegato Massimo Gargano direttore dell'Anbi nazionale – l'intuizione a cui si devono i moderni consorzi sta in un Regio Decreto n.12 del 1933 “Nuove norme per la bonifica integrale”, se non fu visionaria, per certo fu innovativa affidando agli abitanti di una certo comprensorio il compito di programmare le attività irrigue e idrogeologiche, segnalare le straordinarietà ma soprattutto prevenirle con la cura e la manutenzione del paesaggio nel rispetto dell'equilibrio naturale”.

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