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Commercio: Franceschi, 'se la bottega in città arranca spostiamoci in campagna'

AdnKronos
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Padova, 18 mar. (AdnKronos) - "Non ci sono più “casoini” e negozi di vicinato, siamo invasi da supermercati, iper e da discount nei cui scaffali sono accatastati alimenti provenienti da chissà dove, prodotti, coltivati o allevati non si sa come, utilizzando manodopera minorile, sottopagata, senza alcuna tutela e con trattamenti da noi banditi. La notizia di questi giorni poi che i due colossi tedeschi del discount hanno scelto il nostro paese dove farsi la guerra a suon di nuove aperture allarma ancora di più". A lanciare l'allarme è il presidente di grafica Veneta, Fabio Franceschi. "L'unico modo per garantire la genuinità e la salubrità di quello che mangiamo è acquistare direttamente i prodotti nei negozi della vendita diretta, anche dai nostri contadini, negli spacci aziendali a km 0, solo li sappiamo che quello che mangiamo è sano e genuino, c'e' pure il produttore che ci mette la faccia. Se la bottega arranca, come dicono le statistiche, spostiamoci in campagna", spiega. "In aiuto alla vendita diretta e alla garanzia del prodotto dall'inizio del 2019 c'e' la “legge Manzato” un emendamento approvato in finanziaria che permette agli agricoltori, mantenendo sempre la prevalenza della produzione propria, di vendere prodotti provenienti da altre aziende agricole, una novità importante che permette di allestire mini market agricoli dove concentrare le produzioni e creare una rete distributiva agricola a tutela dei consumatori", sottolinea Franceschi.

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