Cohen (Axa), così le assicurazioni saranno in prima linea nelle città del futuro
Milano, 29 mar. (AdnKronos) - Le assicurazioni saranno in prima linea nell'accompagnare le città in quel futuro che le vede 'più intelligenti', ma anche più vulnerabili. Questo in sintesi lo scenario tratteggiato da Patrick Cohen, amministratore delegato, di Axa Italia nel corso di un convegno in Bocconi svoltosi a Milano. "Nel 2050 -ha detto- il 70% della popolazione mondiale vivrà in città che coprono meno del 2% della superficie terrestre e che consumeranno il 70% dell'energia mondiale. Quindi, da un lato, è ovvio che la città del futuro va pensata come un'opportunità per migliorare le nostre vite e dall'altro, dobbiamo riconoscere che vivremo in città più intelligenti ma certamente più vulnerabili ed esposte a nuovi rischi". I report che rimbalzano sui tavoli dei manager delle società di mezzo mondo li indicano chiaramente: inquinamento, infrastrutture, traffico, salute, sicurezza come ad esempio la cyber security con un costo annuale stimato a 400 miliardi di dollari e che cresce del 35% all'anno. Di fronte a questi scenari, spiega il manager "bisogna prepararsi. In Italia la metà dei comuni ha avviato progetti di smart city, all'interno di questi progetti è fondamentale riconoscere l'interconnessione dei rischi e credo che noi assicuratori facendo questo di mestiere possiamo contribuire a sviluppare un approccio di risk-management nella gestione delle città". E al centro di questa gestione "la mobilità è chiaramente un ecosistema centrale per le città del futuro. Dalle nostre ricerche più del 25% degli italiani si aspetta un miglioramento della mobilità con le smart city". Anche perchè la mobilità sta cambiando, ed è guidata da quattro trend: guida autonoma, sharing mobility, aumento dei veicoli elettrici, evoluzione delle infrastrutture. "per noi -sottolinea- la mobility richiede una trasformazione profonda del nostro ruolo. Oggi assicuriamo la responsabilità del privato, domani con le auto autonome dovremo assicurare i costruttori auto e società di software, con nuovi rischi da proteggere. In sostanza oggi assicuriamo i mezzi, domani proteggeremo la mobilità che sarà sempre più multi-modale".