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Al Festival dell'economia civile premiate startup recupero e turismo

AdnKronos
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Firenze, 31 mar. - (AdnKronos) - I temi del recupero e del turismo si impongono tra le startup sostenibili premiate al Festival dell'economia civile a Firenze. A decretare i vincitori la giuria, insieme con il pubblico in sala che ha votato tramite la App del Festival. I riconoscimenti sono andati a Rifò, FairBnB e WeHop. Al primo posto Rifò, che ha vinto un premio di 6.000 euro. La startup Toscana di Prato nasce da un doppio recupero, quello del mestiere del ‘cenciaiolo' - lo straccivendolo - e da quello degli abiti vecchi. La startup riesce a ottenere filo per maglioni, berretti, sciarpe, coperte, da qualsiasi materiale naturale rigenerandolo integrando anche bottiglie di plastica. Secondo, FairBnB sistema di prenotazioni turistiche tra privati, che si è aggiudicata 3.000 euro. La startup composta di giovani provenienti da tutta Europa reinveste come no profit sui territori in cui è presente. Terzo classificato WeHop, progetto di recupero degli scarti della birra artigianale per la produzione di pellet, che si è aggiudicato il premio di 1.000 euro. Più nel dettaglio la startup Rifò, attiva sul mercato da un paio di anni, produce maglieria e filati dal riciclo di scarti tessili sia pre-consumer (provenienti da aziende del territorio) che post-consumer (provenienti dagli utenti finali in tutta Italia tramite il sito online). I tessuti vengono trinciati e si ottiene una nuova fibra, la materia prima seconda, con la quale si produce un nuovo filato andando a ridurre il numero di rifiuti prodotti e destinati alla discarica. Rifò ha implementato una procedura di raccolta online dei capi da riciclare, offrendo la possibilità dopo l'acquisto di rendere i prodotti in cambio di un buono sconto sul loro prossimo capo. FairB&B propone una piattaforma di home-sharing rivolta a tutti i turisti che vogliono viaggiare in maniera sostenibile con la comodità e il coinvolgimento del vero homesharing. Fairbnb permette di affittare un appartamento o una camera tramite una piattaforma che da una parte seleziona gli host in maniera da escludere agenzie e speculatori e dall'altra permette di donare metà della commissione a un progetto sociale di comunità nella città in cui si viaggia, come un crowdfunding dedicato a piccole ong e progetti sociali, che ricevono metà del ricavato. WeHop, infine, dagli scarti organici della birra artigianale produce pellet. Il luppolo, che costituisce l'80% degli scarti organici della produzione della birra, può essere riutilizzato per produrre pellet per ricavare energia e calore per gli impianti della birra artigianale, per riscaldare gli uffici o da immettere nella rete domestica locale.

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