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Brennero: Unioncamere Veneto, no ai blocchi al transito

AdnKronos
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Verona, 10 apr. (AdnKronos) - Creare una rete di alleanze su più livelli territoriali per dialogare con la Commissione europea e aprire un confronto in sede comunitaria per tutelare lo sviluppo economico dei territori italiani e la possibilità per le imprese di competere ad armi pari. Con questo obiettivo, stamattina, si è tenuta a Verona la terza tappa del Roadshow per il Brennero, 'Strategie di intervento per il transito attraverso il Brennero, e andare quini verso un position paper del Sistema camerale a favore della libera circolazione delle merci lungo il corridoio Scandinavo-Mediterraneo'. L'iniziativa è stata promossa dai Sistemi camerali di Emilia Romagna, Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto contro la decisione del Governo Regionale Tirolese di limitare il transito di mezzi pesanti all'interno dei propri confini. Una decisione assunta unilateralmente e in contrasto con i diritti sanciti dall'Unione Europea in merito alla libera circolazione delle merci, hanno spiegato i promotori. All'incontro nella sede dell'Ente camerale scaligero hanno partecipato Mario Pozza, presidente di Unioncamere del Veneto, Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti, e Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio di Verona, Roberto Crosta, segretario generale di Unioncamere del Veneto, e Cesare Veneri, segretario generale della Camera di Commercio di Verona. La strategia di difesa del territorio da parte del Tirolo si è concentrata sul contrasto all'ingresso dei camion all'interno dei propri confini. I dati 2017 Uniontrasporti dimostrano che, nella macroarea considerata, i mezzi Euro 6 rappresentano il 6,7% del totale. Gli Euro 5 sono pari al 15,6%, mentre i mezzi più inquinanti (Euro 0-3) sono scesi sotto il 70%. I territori più virtuosi sono Alto Adige col 44,3% complessivo tra Euro 5 e 6, seguito dal Trentino col 33,6%. In Veneto il 70,2% dei mezzi è Euro 0-3.

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