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Scontrino, che cosa cambia in Italia da luglio: non lo conservate, cosa rischiate di perdere

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Gino Coala
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I commercianti italiani non hanno ancora smaltito la frustrazione per l'introduzione della fattura elettronica, che già arriva un'altra epocale novità sugli scontrini. Dal prossimo luglio lo scontrino rilasciato dopo un acquisto non avrà più valore fiscale, ma solo commerciale. Quindi sarà utile solo in caso di resi o sostituzioni in garanzia. Leggi anche: Def, il ricatto di Tria a Di Maio e Salvini: se passa la flat tax, aumenta l'Iva I dati fiscali di ogni acquisto saranno trasmessi dal commerciante all'Angenzia delle Entrate, ma solo se si doteranno di un registratore di cassa digitale, con apposito programma sviluppato per interagire con il fisco. Il nuovo piano sugli scontrini è stato inserito nell'ultima legge di Bilancio, come riporta il Corriere della sera, ma con i soliti dettagli ancora tutti da definire. E infatti i commercianti sono già sul piede di guerra, come conferma il presidente dei Confcommercio Sangalli, che in una lettera al ministro Giovanni Tria ha protestato sui ritardi del governo, che non ha ancora approvato i decreti attuativi. E poi ci sono le difficoltà tecniche, con i commercianti in lista d'attesa per la sostituzione dei registratori di cassa. I commercianti chiedono un rinvio dell'obbligo dello scontrino elettronico, mentre Giorgia Meloni punta il dito contro il governo e "l'ennesima vessazione burocratica". 

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