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Maltempo: Confagricoltura Venezia, ritardi nella semina, nuove perdite per produzioni mais (2)

AdnKronos
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(AdnKronos) - Primavera piovosa, ritardi della semina di mais e soia e fenomeni di asfissia delle pianticelle nei campi. “Le colture che vanno seminate a primavera sono soia e mais – precisa Sergio Magoga, vice direttore Confagricoltura Venezia. - I pochi agricoltori che avevano seminato il mais tra marzo ed aprile, ora si trovano a dover fare i conti con l'acqua che ristagna nei campi creando fenomeni di asfissia delle pianticelle. La maggior parte dei produttori invece ha dovuto bloccare la semina, visto che le piogge abbondanti si succedono senza interruzione. Risulta evidente che il periodo di coltivazione sarà notevolmente ridotto e quindi la produzione di mais, coltura già in crisi, calerà ancor di più”. La produzione di mais, già dimezzata negli ultimi dieci anni, dovrà fare i conti anche con attacchi di piralide più gravi in piena estate. Si aggrava il paradosso del mais OGM importato dall'estero. “Il ritardo nella semina del mais comporterà la fioritura a fine luglio proprio nel periodo in cui la piralide è più attiva e, non potendo fare trattamenti fitosanitari durante la fioritura, subiremo maggiori danni – rilancia Marco Aurelio Pasti. - Si ripropone quindi il problema della semina di mais geneticamente modificato per essere resistente alla piralide, che in Italia è vietata, con danni pesanti a carico dei produttori italiani. Negli ultimi dieci anni la produzione di mais italiano è stata dimezzata e copre soltanto il 50 per cento del fabbisogno nazionale anche a causa del paradosso che riguarda il mais importato dall'estero dove i produttori invece possono coltivare il cereale geneticamente modificato. Il risultato è che il 50 per cento del mais che utilizziamo in Italia come mangime per allevamenti e altri usi alimentari viene dall'estero e può essere geneticamente modificato, mentre la produzione italiana va calando sempre più. ”. Il maltempo causa danni anche su vasta scala, si prevede maggiore impiego di fitofarmaci contro le erbacce. Si prevedono comunque anche altri danni come conseguenza delle piogge battenti. “La pioggia continua fa crescere moltissimo erbacce di ogni tipo – conclude Rocca. - Un'altra conseguenza con cui dovremo fare i conti è l'impossibilità di usare mezzi meccanici per estirpare l'erba cresciuta più del previsto. Sarà necessario intervenire con interventi a base di fitofarmaci, a dimostrazione che i danni provocati dai cambiamenti climatici hanno effetti su larghissima scala”.

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