Intesa Spaolo: arriva a Padova il road show 'Imprese vincenti' (4)
(AdnKronos) - La competitività del Triveneto si manifesta soprattutto sui mercati esteri dove tra il 2008 e il 2018 ha registrato un aumento delle esportazioni pari a 18,2 miliardi di euro, con un progresso del 26,2% (vs il +25,4% dell'Italia) e punte del 41% nel Trentino-Alto Adige. Nel 2018 è stata toccata la cifra record di 87,7 miliardi di euro di export (pari al 18,9% del totale nazionale): l'avanzo commerciale è così salito a 23 miliardi di euro, più della metà del surplus italiano. Nonostante rimanga forte la penetrazione delle esportazioni delle imprese trivenete nei paesi europei, è stata premiata la capacità di raggiungere mercati sempre più lontani e complessi: in dieci anni, infatti, il raggio d'azione delle esportazioni è cresciuto di più di 260 chilometri in Veneto e di 360 chilometri in Friuli-Venezia Giulia. La crescente affermazione degli imprenditori triveneti sui mercati internazionali più lontani (Stati Uniti e Cina su tutti) è stata favorita dalla crescente presenza all'estero con filiali commerciali e produttive. Complessivamente sono 7.150 le partecipate estere di proprietà di investitori triveneti (il 18,7% del totale italiano): di queste 947 sono in Asia (di cui 417 in Cina) e 1.218 in America (di cui 611 negli Stati Uniti). Le tre regioni mostrano un buon grado di diversificazione produttiva e una presenza significativa in alcuni importanti settori del made in Italy, come la moda e l'agro-alimentare, e soprattutto nella filiera metalmeccanica che da sola spiega quasi la metà dell'export complessivo del Triveneto. La competitività di questo territorio nei settori a medio-alta e alta tecnologia può far leva su una buona presenza di addetti in ricerca e sviluppo (6 ogni mille abitanti vs i 4,8 dell'Italia) e su una propensione a brevettare superiore alla media italiana in tutte e tre le regioni. Spicca, in particolare, il Friuli-Venezia Giulia che guida la classifica italiana con 168 brevetti domandati allo European Patent Office ogni milione di abitanti, più del doppio rispetto alla media italiana “ferma” a 75 brevetti. Inoltre, in tutte e tre le regioni la quota di popolazione con istruzione terziaria è più elevata rispetto al resto d'Italia.