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Luigi Di Maio: "La risposta alla Ue scritta da Lega e Tria, M5s non sa nulla". Ufficiale: Salvini comanda

Giulio Bucchi
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Giallo sulla lettera preparata dal ministro Giovanni Tria con la Lega in risposta a quella inviata dall'Unione europea a Palazzo Chigi. Il Mef "smentisce nel modo più categorico le notizie di stampa che anticiperebbero i contenuti della lettera che il ministro Tria si prepara a inviare alla Commissione europea. Tali contenuti non corrispondono alla realtà. Come si potrà constatare quando si prenderà visione della lettera che sarà firmata dal ministro e inviata a Bruxelles", spiega una nota del Dicastero. Qualche minuto prima, una nota di Luigi Di Maio affermava che "il M5S non ne sa nulla". Al netto del contenuto poi smentito, di fatto, il vicepremier grillino e ministro del Lavoro ha certificato la "presa del potere" di Matteo Salvini, che starebbe gestendo in solitaria con Tria la trattativa con Bruxelles, spodestando il premier Giuseppe Conte e il suo collega vicepremier Di Maio. "Non ce ne siamo occupati noi - sottolinea quest'ultimo -, non è stata condivisa con noi. Sicuramente noi non tagliamo le spese sociali, né il reddito di cittadinanza né quota 100".  Leggi anche: Spread, Italia peggio della Grecia. Siamo sotto attacco finanziario La risposta del governo a Bruxelles prevederebbe, a quanto si legge nelle anticipazioni poi smentite al Mef, "una nuova revisione della spesa" in base alla quale "riteniamo che sarà possibile ridurre le proiezioni di spesa per le nuove politiche in materia di welfare nel periodo 2020-2022". La stessa flat tax "si farà fatti salvi gli obiettivi di riduzione del debito" e quindi verosimilmente non in deficit come ipotizzato inizialmente. Dal Mef si sarebbe accennato al possibile aumento dell'Iva dal 2020 spiegando che "il programma di stabilità prevede un aumento delle imposte indirette pari a quasi l'1,3% del Pil, che entrerebbe in vigore nel gennaio 2020" lasciando aperto uno spiraglio: "I partiti politici hanno espresso riserve circa il previsto aumento dell'Iva, ma abbiamo comunque un ventaglio di misure alternative onde garantire il suddetto miglioramento strutturale". Inoltre il ministro dell'Economia avrebbe ipotizzato che i rendimenti dei titoli di Stato italiani diminuiranno e le proiezioni relative alla spesa per interessi saranno riviste al ribasso. 

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