Il colosso elvetico

Piazza Affari, i cinque titoli su cui investire secondo Credit Suisse

Andrea Tempestini

Investire sull'Italia. Non lo chiede il premier, Enrico Letta, bensì - ora - lo raccomandano gli analisti del colosso elvetico Credit Suisse. Il consiglio segue di poche ore le nuove previsioni di Moody's, l'Agenzia di Rating che prevede una ripresa, pur lenta, per il Belpaese. Per gli svizzeri il mercato azionario italiano è da sovrappesare che, tradotto, significa investire. La svolta arriva grazie a tre fattori principali: la crescita del Pil che supererà quella spagnola; l'avanzo primario che nel 2014 si attesterà al 3,1% del Pil; il surplus delle partite correnti previsto in crescita. Due fattori - Inoltre, nello scenario, pesano positivamente anche altre due circostanze: il governo di Roma ha annunciato che pagherà "gli ingenti arretrati del debito commerciale, del valore del 3% del Pil, nel corso dei prossimi 6-12 mesi. Un fattore - spiegano gli analisti di Credit Suisse - che dovrebbe servire a promuovere la dinamica di crescita". Gli svizzeri inoltre sottolineano che "il 24% del Pil italiano è rappresentato dalla produzione e, quindi, l'Italia dovrebbe essere aiutata dalla ripresa dell'indice Pmi di produzione globale". Per tutti questi fattori, dunque, prevedono che Piazza Affari, ora uno dei mercati meno cari del Vecchio Continente, nel breve possa pagare. Nel dettagli, gli elvetici consigliano anche che cosa comprare. Cinque titoli su tutti: Intesa Sanpaolo, Mediaset, Snam, Terna e Prysmian. Intesa - Le azioni dell'istituto vengono scambiate 13,8 volte l'utile atteso e solo 0,6 volte il valore di libro. Il prezzo/valore di libro è infatti inferiore di oltre il 60% alla media di mercato. Dunque il titolo offre un rendimento della cedola del 2013 del 2,6%. In Borsa italiana la performance della cedola è del 30,2% da gennaio e del 49,9% negli ultimi 12 mesi. Mediaset - Viene confermata la raccomandazione di "outperform" sul Biscione, ma viene alzato il target price del titolo da 4,40 a 5,60 euro. Secondo gli analisti di Credit Suisse è merito dei "risultati trimestrali migliori delle attese". Terna - Secondo gli svizzeri anche le cedole della utility devono suscitare interesse: il titolo viene scambiato a 14,3 volte l'utile atteso, e 2,6 volte il valore del libro, ossia il 4% in più della media settoriale. Inoltre da inizio anno è salito del 20,3% e del 29,4% negli ultimi 12 mesi. Inoltre ha un rendimento del free cash negativo (pari al -2,8%), ma un rendimento della cedola elevato (5,5%). Snam - Il titolo energetivo viene oggi scambiato a 13,3 volte l'utile atteso e 2,2 volte oltre il valore di libro, il 10% in più della media settoriale. Da inizio anno è cresciuto del 6% e negli ultimi 12 mesi del 13,6 per cento. La cedola offre un rendimento del free cash del 2,6% e un dividend yield 2013 particolarmente attraente, pari al 6,6 per cento. Prysmian - Infine il gruppo dei cavi, che viene scambiato 12,7 volte l'utile atteso e 3,5 volte il valore di libro. La cedola - protagonista di un incremento del 21,6% da gennaio e del 31,9% a 12 mesi - ha un rendimento del free cash dello 0,4% e un dividend yield del 2,2 per cento.