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Pensioni, il nuovo governo mette le mani su Quota 100: a quanti anni ci faranno andare in pensione

Caterina Spinelli
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Cambia il governo, ma non le grane. Per il neoministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, far tornare i conti sarà un'impresa tutt'altro che semplice. La soluzione migliore è mettere mano alle pensioni. Modificare Quota 100 e portarla a quota 101 o 102 risulterebbe l'obiettivo dell'alleanza Pd-M5s. A fronte di una manovra che parte con un'ipoteca di 23,1 miliardi di clausole di salvaguardia e di 4-5 miliardi di spese indifferibili - come ricorda Il Giornale -, restano poche opzioni percorribili per realizzare quel taglio del cuneo fiscale da una decina di miliardi che il nuovo esecutivo si è prefissato. Leggi anche: Pd -M5s, primo obiettivo del governo? Smantellare Quota 100 La misura tanto voluta da Matteo Salvini prevede un costo di 8,8 miliardi, ma visto il flusso 2019 (finora 120mila uscite a fronte delle oltre 350mila previste) già la metà potrebbe essere risparmiata. Per risparmiare ulteriormente le opzioni sono già sul tavolo: alzare il requisito anagrafico dagli attuali 62 anni con 38 di contribuzione a 63-64 anni, facendola diventare quota 101 o 102. Oppure incrementare quello contributivo a 39 anni. In entrambi i casi l'esborso si ridurrebbe ulteriormente e consentirebbe la proroga di altre salvaguardie come l'Ape social. Non è esclusa però la chiusura definitiva dell'esperimento.

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