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Rapporto Coop: "Consumi fermi, evitare aumento Iva"

AdnKronos
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Milano, 11 set. (AdnKronos) - L'Italia nella prima metà del 2019 "mostra chiari i segni della stagnazione economica" e il 2018 è stato l'anno del primo dietrofront dopo cinque anni della spesa delle famiglie, con una contrazione pari al -0,9% tenendo conto della dinamica inflazionistica e ampi divari territoriali: 10mila euro annui separano i consumi mensili delle famiglie del Nord Ovest dalle famiglie delle isole e del sud. E' quanto emerge dal Rapporto Coop 2019 sui consumi e gli stili di vita degli italiani. In questo scenario, si arresta la spesa anche nell'alimentare dopo tre anni positivi e si ferma quasi a 5 punti percentuali sotto i livelli pre-crisi. Prudenti e guardinghi, gli italiani non solo indirizzano le loro principali voci di spesa a beni di prima necessità e servizi (il 64% dichiara di spendere "solo per il necessario”), ma hanno allentato gli investimenti finanziari privilegiando i depositi bancari e alimentando le loro riserve di liquidità. Anche per questo, la sterilizzazione degli aumenti dell'Iva e la redistribuzione della ricchezza intervenendo sul cuneo fiscale devono essere le priorità del nuovo governo, secondo il presidente di Coop Italia, Marco Pedroni. "L'invito e la speranza - dice a margine della presentazione del Rapporto - sono che intanto il nuovo Governo faccia effettivamente quello che ha detto sulle clausole dell'Iva e quindi si neutralizzi questo rischio, che determinerebbe un costo grave alle persone ai consumatori e anche alle imprese". Poi, dovrebbe mettere in atto una "politica di redistribuzione, perché c'è una quota importantissima di ceto medio che fa fatica ad arrivare a fine mese e quindi è assolutamente importante che ci sia una politica redistributiva". "L'idea di intervenire sul cuneo fiscale a me sembra giusta. Ora però ci vogliono i fatti", conclude il presidente di Coop Italia.

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