Assicurazioni, Panetta: 'Italiani attratti da lotteria invece di assicurarsi da rischi'
Roma, 19 set. (AdnKronos) - Gli italiani preferiscono giocare alla lotteria, piuttosto che assicurarsi dai rischi futuri. Il direttore generale della Banca d'Italia e presidente dell'Ivass, Fabio Panetta, in occasione di una convegno a Torino, sottolinea la sottovalutazione del rischio da parte degli italiani. "La maggior parte della popolazione italiana non percepisce il bisogno di assicurare sé stessa, i propri beni o i propri congiunti. La definizione di 'rischio', inteso come possibilità che si verifichi un evento futuro e incerto, la facoltà di coprire tale rischio o, ancora, la presenza di una serie di strumenti che si possono utilizzare per vivere con maggiore tranquillità, sono concetti ancora troppo spesso estranei al modo di pensare dei cittadini", spiega Panetta. "Si acquistano polizze r.c. auto perché obbligatorie, ma pochi mostrano propensione ad assicurarsi contro infortuni, anche domestici, malattie, o per l'arrivo della senilità, per i danni che la propria abitazione potrebbe subire in caso di catastrofi naturali o per il danno che può causare il proprio animale domestico -continua Panetta-. Molti sembrano attratti più dalla possibilità, sia pure infinitesima, di un grosso guadagno che dalla eventualità, tutt'altro che infinitesima, di evitare una grossa perdita. Questo concetto è spiegato da alcune semplici cifre: nel 2018 gli italiani hanno speso 107 miliardi di euro in giochi e lotterie legali (più del doppio rispetto a 10 anni prima). Al confronto, i 17 miliardi di premi del ramo danni-non auto, sempre nel 2018, rappresentano una cifra irrisoria". "La situazione di cronica sotto-assicurazione dell'Italia emerge anche dai confronti internazionali -aggiunge Panetta-. Il caso delle catastrofi naturali è emblematico. L'Italia è nello stesso tempo il paese europeo più esposto al rischio di terremoti e alluvioni e quello con la più alta quota di ricchezza, oltre due terzi, investita in case e immobili". "Ciò farebbe presupporre che fosse anche il paese con la più ampia diffusione di questo tipo di coperture, data l'elevata probabilità, soprattutto in più aree del Centro-Sud, di subire danni ingenti a un bene primario come l'abitazione -continua Panetta-. Nulla di tutto questo si riscontra sul nostro mercato assicurativo, dove appena il 2,4 per cento delle abitazioni è coperto da rischi relativi a catastrofi naturali. Per di più, la diffusione territoriale delle polizze è inversamente proporzionale all'esposizione al rischio".