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100 numeri della rivista Equilibri, la 'voce' del Conou

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AdnKronos
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Roma, 26 set. - (AdnKronos) - "Cento è un numero importante e va celebrato perché sta a rappresentare l'impegno del Conou al dialogo con i propri stakeholder e con la pubblica opinione". Così Paolo Tomasi, presidente del Conou, in occasione delle celebrazioni per il 100esimo numero della rivista Equilibri' del il consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati. Una rivista, spiega Tomasi, concepita "come una Agorà, uno spazio aperto di dibattito e confronto, pronto ad accogliere pareri e punti di vista diversi, così da restituire ai lettori una visuale più ampia possibile sull'universo della sostenibilità e delle buone pratiche ambientali, con serietà intellettuale e autorevolezza evitando slogan e proclami". "Siamo profondamente convinti oggi, come lo eravamo nel 1990, che il nostro sia un sistema 'solidale' dove il contributo di tutti gli attori della filiera ha consentito di dar vita ad un modello che è divenuto punto di riferimento a livello internazionale. Un tassello di un più ampio movimento che oggi, ancor più di ieri, sta cercando di sovvertire le regole di modelli di consumo lineare ancora prevalenti". In questi anni Equilibri ha documentato sia i risultati concreti raggiunti dal Consorzio sia la sua transizione verso una operatività sempre più attenta alle responsabilità sociali e ambientali. Basta confrontare i numeri della raccolta dell'ottobre 1990 con quelli di oggi: allora si raccoglieva il 70% dell'olio minerale usato, oggi il 99%, quasi interamente avviato a rigenerazione. E all'attività di raccolta si sono aggiunte iniziative come "Circoliamo" che "ci hanno fatto incontrare interlocutori sempre nuovi ai quali abbiamo messo a disposizione le nostre competenze, abbiamo reso comprensibile la nostra missione, contribuendo alla crescita di una coscienza ambientale diffusa", spiega Tomasi. "Il presidente Zunino, nell'editoriale d'esordio della rivista ricorda il presidente del Conou - si interrogava sulla concreta possibilità di coniugare le ragioni dell'economia con il rispetto delle compatibilità ambientali, senza per questo dover operare tagli drastici allo sviluppo, ma rimodulandone le dinamiche. Oggi sappiamo che tutto questo non solo è possibile, ma necessario e non più rinviabile. Siamo convinti che il mondo debba perseguire la modernità, avendo sempre presenti i requisiti di sostenibilità economica, sociale e ambientale", aggiunge assicurando che "sarà sempre Equilibri, per molti numeri ancora, a raccontare l'evoluzione del nostro impegno che si adegua ai tempi". "Grazie all'azione sinergica e qualificata dell'intera filiera, dalla raccolta alla rigenerazione, in questi anni abbiamo contribuito a conferire valore ad una risorsa che altrimenti sarebbe rimasta solo un rifiuto pericoloso. Lavoriamo per un futuro che speriamo possa dimostrarsi sempre più circolare e sostenibile - conclude - Perché le celebrazioni non servono a magnificare il passato, ma a raccogliere maggiori energie per proiettarsi verso il futuro".

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