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Dazi: Giavi (Consorzio Prosecco), bene esclusione dalla black list

AdnKronos
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Treviso, 3 ott. (AdnKronos) - "Nella lista pubblicata dal ministero Usa sui prodotti soggetti a dazi il Prosecco è escluso. Sono inclusi invece vini francesi, tedeschi, spagnoli e della Gran Bretagna, ma non effervescenti, e quindi anche lo Champagne è escluso. Eravamo molto preoccupati, perchè l'imposizione del 25 p.c. sarebbe stata molto pesante per noi". Così all'Adnkronos il direttore del Consorzio del Prosecco Doc Luca Giavi spiega l'esclusione dalla black liste dei dazi Usa di quello che è ormai il vino italiano più famoso e più venduto nel mondo. "Anche perchè per il Prosecco, il mercato Usa è il secondo mercato nel mondo per esportazioni con un 25 % del totale - sottolinea - quindi, da parte di tutti i produttori si è tirato un sospiro di sollievo. Per questa volta ci è andata bene, e speriamo che la lista non cambi, perchè in passato è già successo che dalla lista sparissero dei prodotti per farne comparire altri". Ma per il direttore del Consorzio "Il problema va risolto a livello globale tra Unione Europea e Usa: infatti nella black liste compaiono paesi che non fanno parte del Consorzio Airbus, come l'Italia. E, allora al di là del motivo scatenante, gli aiuti europei all'Airbus, l'impressione è che dietro questa vicenda ci sia una chiara azione protezionistica da parte del governo Usa, e che siano stati colpiti prodotti in concorrenza con quelli Usa. Per il nostro Paese a risentirne pesantemente saranno il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano, il Pecorino che hanno 'concorrenti', almeno nel nome, come il Parmisan".

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