Manovra: Confcommercio veneto, no a rimodulazione Iva per ristorazione (2)
(AdnKronos) - "Del resto, è quanto ribadiamo da sempre a favore delle imprese tradizionali del terziario: nei confronti di qualsiasi nuova realtà che si immette sul mercato, chiediamo solo parità di regole e assenza di vie preferenziali, sia dal punto di vista sanitario che fiscale - sottolinea - Dalle prossime scelte politiche dipende la ripresa della competitività del Paese, che deve trovare nel sistema dell'accoglienza, sia al turista che al consumatore in generale, una delle più importanti leve attrattive per recuperare fatturato". "L'unica via per aumentare l'occupazione è cessare l'introduzione di lacci e lacciuoli per le imprese, articolando una proposta seria che generi valore aggiunto. L'economia italiana richiede una riduzione netta della pressione fiscale complessiva - conclude - Perdere le prossime sfide del mercato equivarrebbe a mettere in ginocchio un'economia già sul filo della recessione. Questo grido che arriva dal Veneto nasce dalla consapevolezza che si sta sprecando un'occasione per pensare a rilanciare e valorizzare l'impresa dell'ospitalità, e si continua a viaggiare a fari spenti nella direzione di un pareggio che ormai si stenta a trovare. Questa totale assenza di visione è irrispettosa nei confronti di tutti quegli imprenditori che sulla propria attività hanno scommesso il futuro delle loro famiglie. Non può essere accettata oltre".