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Prosecco: Consorzio Tutela, la prima 'vendemmia Unesco' promette qualità

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AdnKronos
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Treviso, 17 ott. (Adnkronos) - Si chiude una vendemmia davvero eccezionale sul fronte della qualità per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. Iniziata con circa dieci giorni di ritardo rispetto agli ultimi anni, e tornando così al periodo tradizionale, la vendemmia 2019, la prima dopo il riconoscimento Unesco, è cominciata sotto il segno della qualità, già evidente dai rilievi pre-vendemmia effettuati dai tecnici del Consorzio di Tutela. La raccolta è avvenuta in condizioni climatiche ideali come ideale è stato il clima primaverile ed estivo che ha permesso la perfetta maturazione dei grappoli. Le condizioni climatiche dell'anno hanno condizionato sia i tempi della raccolta, sia le caratteristiche organolettiche degli acini. Si registra un PH medio al 3,30 (nel 2018: 3,26) e acidità al 6,55 (nel 2018: 5,92) caratteristiche particolarmente vantaggiose per la produzione di spumanti come il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. “È stato un mese di lavoro intenso, questo appena trascorso sulle Rive e tra i filari; per noi viticoltori si tratta del momento più importante dell'anno. L'eccellenza qualitativa della vendemmia 2019 ci premia per la fatica di un anno intero ed è il coronamento di un percorso fatto di impegno ma anche di successi che hanno avuto eco internazionale: a partire dal riconoscimento Unesco, passando per i Cinquant'anni della denominazione fino al no al glifosato, che ci ha reso la zona più estesa di Europa a rinunciare al noto fitofarmaco”, afferma Innocente Nardi, presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco.

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