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Unesco: sabato e domenica la festa per le Colline del Prosecco

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AdnKronos
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Venezia, 17 ott. (Adnkronos) - A tre mesi dalla proclamazione a Baku (Azerbaijan) a ‘patrimonio dell'umanità', per le colline di Conegliano e Valdobbiadene ora è il momento della presa di coscienza, del cominciare a sentirsi ‘sito Unesco' e del progettare lo sviluppo futuro di un territorio entrato nella lista mondiale delle eccellenze paesaggistiche mondiali. Questo il significato e il filo ‘conduttore' del convegno di domenica 20, nel teatro Careni di Pieve di Soligo, nonchè del weekend di festa e di iniziative promozionali che – tra sabato e domenica prossimi - animeranno l'intero territorio delle Colline: iniziative che troveranno la loro sintesi nella sottoscrizione a Pieve di Soligo del nuovo disciplinare, da parte dei 29 sindaci dell'area e dei massimi rappresentanti di Regione Veneto e Ats. “Il tema centrale di questo evento è la condivisione e la sottoscrizione di un ‘patto per il territorio' per armonizzare gli strumenti urbanistici esistenti e disegnare le prospettive future del sito”, sintetizza il professor Amerigo Restucci, coordinatore del Comitato scientifico del sito Unesco, che - insieme a Franco Bernabè, presidente della Commissione nazionale italiana per l'Unesco, Mauro Agnoletti, coordinatore del dossier della candidatura presentata a Baku, a Roberto Cerrato, direttore dell'Associazione per il patrimonio Unesco dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, al soprintendente veneto per le Belle Arti e il Paesaggio Vincenzo Tinè e al presidente della Regione Luca Zaia - domenica offrirà spunti di riflessione a cittadini ed amministratori su cosa significa essere ‘sito Unesco', come guardare allo sviluppo futuro dell'area collinare della Sinistra Piave e come valorizzare in tutte le sue potenzialità il marchio di ‘world heritage'. “Il primo passo sarà quello di aggiornare e armonizzare tutti gli strumenti urbanistici esistenti all'interno dei 12 Comuni della ‘core zone' alla luce dell'appartenenza alla lista Unesco”, mette l'accento Restucci, rettore emerito dello Iuav di Venezia. “Con la condivisione dell'intesa programmatica i sindaci e gli amministratori dei 29 Comuni dell'intera area interessata adottano una prospettiva comune con la quale accompagnare il nuovo piano territoriale, attualmente in fase istruttoria in Consiglio regionale, e il futuro piano paesaggistico della Colline Unesco. Parte ora la vera sfida alla capacità del territorio di pensare al proprio futuro guardando alle proprie radici e a quei valori di paesaggio culturale creato dal lavoro dell'uomo che sono il tratto identitario del sito Unesco: i sindaci, le amministrazioni e i cittadini diventano i partner privilegiati di Regione e Ats, anzi i veri protagonisti nella gestione del sito”.

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