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Venezia: Camera Commercio, 84 studenti in alternanza nelle imprese artigiane

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AdnKronos
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Venezia, 5 nov. (Adnkronos) - Sono in totale 84 gli studenti dell'area metropolitana di Venezia che durante l'anno scolastico 2018/2019 hanno partecipato al progetto 'La generazione z racconta il futuro dell'artigianato' promosso da Camera di Commercio di Venezia Rovigo in partnership con Confartigianato Città Metropolitana di Venezia. Percorsi di alternanza scuola lavoro sperimentali che le due realtà hanno sviluppato con la collaborazione di 6 scuole secondarie di secondo grado e 24 imprese del territorio, con l'obiettivo di avvicinare i giovani al mestiere artigiano e rilanciare e innovare il settore con l'aiuto delle nuove tecnologie usate proprio dai ragazzi. Durante l'orario scolastico di alternanza gli studenti sono entrati in “bottega” per conoscere da vicino i segreti del mestiere e catturarne le particolarità e i gesti attraverso l'occhio del proprio smartphone. Dopo oltre 100 ore di immagini girate per la riscoperta di circa 13 mestieri, sono nati 13 video racconti, che verranno presentati in sei tappe nelle scuole partecipanti, con il coinvolgimento del duo comico Marco&Pippo, a partire dal 6 novembre all' ITIS Leonardo da Vinci di Portogruaro, ore 10.00. Il 7 novembre a Venezia al Liceo artistico Guggenheim, l'11 novembre all'IIS Cestari-Righi di Chioggia, il 13 novembre all'ENAIP di Dolo, il 19 novembre all'Istituto Berna di Mestre e il 27 novembre all'IIS Scarpa Mattei di San Donà di Piave. “Con questo progetto abbiamo dato vita a un momento di arricchimento reciproco per i ragazzi e per i nostri imprenditori - dichiara Siro Martin, vicepresidente CCIAA Venezia Rovigo - Un modo per i giovani di mettere in pratica le loro capacità digitali in un contesto imprenditoriale della tradizione, e per gli artigiani di avvicinarsi al linguaggio e agli strumenti dell'innovazione. L'esperimento ci ha dimostrato quanto i giovani siano capaci di innovare i mestieri del passato, conservandone tradizione, cultura e tecnica, e arricchirla, al contempo, con le proprie conoscenze. Il saper fare resta un ingrediente indispensabile per il settore manifatturiero, ma solo contaminandolo con i nuovi saperi tecnologici, possiamo ritrovarci tra le mani un formidabile strumento di crescita e innovazione”.

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