RdC: Donazzan, 'in Veneto convocheremo tutti i percettori entro dicembre' (2)
(Adnkronos) - Per poter ricevere il sostegno economico, fino a un massimo di 780 euro mensili, è necessario che i componenti del nucleo familiare si rendano disponibili a intraprendere un percorso di reinserimento sociale e lavorativo, regolato da un Patto per l'inclusione sociale o da un Patto per il lavoro. La mancata partecipazione alle attività previste può comportare la decurtazione, sospensione o cancellazione del beneficio, così come l'aver fornito dichiarazioni mendaci in fase di richiesta, il non accettare almeno una di tre offerte di lavoro congrue o lo svolgere attività lavorative non compatibili con l'erogazione del beneficio. Il ruolo dei Centri per l'Impiego nella gestione dei beneficiari del reddito comprende la convocazione per il rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità (DID) e la stipula del patto per il lavoro, entro 30 giorni dal rilascio, la verifica di eventuali condizioni di esonero, la stipula del patto e l'avvio del percorso di accompagnamento al reinserimento lavorativo. Dal patto per il lavoro sono esclusi i minorenni, i pensionati, gli over 65, i disabili, le persone rinviate ai servizi sociali dei Comuni per l'inclusione sociale e altre categorie di beneficiari che per vari motivi non possono svolgere attività lavorativa. I Centri per l'Impiego del Veneto, quindi, hanno già convocato oltre la metà dei percettori del reddito ai quali proporre un percorso di inserimento lavorativo. Nel dettaglio sono già stati convocati 1.970 beneficiari in provincia di Treviso, 1.460 a Padova, 1.400 a Verona, 1.110 a Venezia, 1.015 a Vicenza, 730 a Rovigo e 290 a Belluno. Le percentuali di percettori già convocati raggiungono punte dell'85% a Treviso e dell'83% a Belluno. Il maggior numero di percettori già occupati si registra a Verona (970), Padova (circa 800) e Venezia (675).