Veneto: Unioncamere e Swg presentano 'I freni dello sviluppo'
Venezia, 28 nov. (Adnkronos) - Quali sono i fattori che limitano lo sviluppo economico del Veneto? Che tipo di investimenti e interventi le imprese e i cittadini chiedono per la loro regione? Queste le domande da cui parte l'indagine sul “Veneto di domani” commissionata da Unioncamere Veneto e condotta da Swg su un campione di 400 imprese e 966 cittadini e che verrà presentata venerdì 29 novembre, ore 15 nella sede aziendale della Texa s.p.a., via Vallio 15, Monastier di Treviso (Tv). Obiettivo dell'evento analizzare i principali freni alla competitività e alla crescita produttiva del Veneto emersi dalla ricerca e tracciare insieme alla Regione e alle imprese un elenco degli interventi infrastrutturali, amministrativi e fiscali prioritari per il rilancio del territorio. “Le Camere di Commercio, a seguito della riforma degli enti, sono chiamate a realizzare sui propri territori progetti speciali come l'orientamento al lavoro e alle professioni, la digitalizzazione, il turismo, la promozione culturale e l'internazionalizzazione - dichiara Mario Pozza, presidente Unioncamere Veneto - Progetti che per poter essere sviluppati con efficacia, sicurezza e sostenibilità hanno necessariamente bisogno di uno sblocco dei freni che attualmente rallentano la crescita delle nostre imprese. Per questo abbiamo chiesto loro di indicarci gli ostacoli e le priorità da affrontare con urgenza, che siamo lieti di poter condividere con la Regione”. Dopo i saluti del presidente di Unioncamere Veneto, Mario Pozza e dell'assessore allo Sviluppo della Regione del Veneto, Roberto Marcato, il direttore scientifico di Swg, Enzo Risso illustrerà i dati per poi lasciare la parola e il commento della ricerca al Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia intervistato dal direttore de Il Gazzettino, Roberto Papetti. A seguire le testimonianze degli imprenditori Bruno Vianello, Texa s.p.a, Mirco Maschio, Maschio Gaspardo s.p.a, Fabio Franceschi, Grafica Veneta s.p.a. e le conclusioni affidate al professore Mario Bertolissi, che analizzerà come e se l'autonomia può essere una risposta alle esigenze emerse dall'indagine.