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Manovra, plastic tax e Robin tax: cosa cambia

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Manovra

AdnKronos
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Roma, 7 dic. (Adnkronos) - Lo slittamento e la riduzione delle tasse della discordia, la Robin tax, le risorse aggiuntive per i comuni e i vigili del fuoco. Sono queste alcune delle modifiche allamanovra, in esame da lunedì in commissione Bilancio al Senato. PLASTIC TAX - La tassa sulla plastica monouso, che nei piani iniziali doveva partire ad aprile con un prelievo di 1 euro al chilo sulla monouso, viene ridimensionata, in base all'accordo raggiunto entrerà in vigore a luglio e verrà ridotta dell'85% rispetto alla prima versione. SUGAR TAX - La tassa sulle bevande zuccherate da 10 centesimi al litro slitta di sei mesi, al primo ottobre, per permettere alle aziende di riformulare le loro linee produttive. Probabile anche una riduzione. ROBIN TAX - La norma sulle modifiche all'ammortamento dei beni gratuitamente devolvibili per i concessionari autostradali viene sostituita da una addizionale Ires del 3% (e non 2% come in origine) per le concessioni autostradali, aeroportuali, portuali, acque minerali, produzione o distribuzione di energia elettrica, ferroviarie, radiofoniche, radiotelevisive e delle comunicazioni. Esclusi i balneari e le concessioni petrolifere. Una sorta di Robin tax da applicare ai periodi di imposta 2019, 2020 e 2021. COMUNI - Aumentano gli stanziamenti ai Comuni: +100 mln nel 2020, +200 mln nel 2021 e +300 mln dal 2022. VIGILI DEL FUOCO - Risorse in arrivo anche per i vigili del fuoco: 65 milioni nel 2020, 125 milioni nel 2021 e 165 milioni nel 2022 per armonizzare lo stipendio dei vigili del fuoco a quello delle altre forze dell'ordine. AUTO AZIENDALI - Il trattamento fiscale delle auto aziendali viene radicalmente ridimensionato rispetto alla proposta iniziale. A partire da luglio pagherà qualcosa in più chi ha un veicolo ad alte emissioni CO2 mentre per i veicoli meno inquinanti ci sarà uno sconto. CUNEO - Il taglio delle tasse sul lavoro dovrebbe partire dal primo luglio. La misura che alleggerisce il prelievo in busta paga dovrebbe interessare i lavoratori dipendenti con reddito inferiore a 35mila euro lordi l'anno. In media l'effetto in busta paga dovrebbe essere di circa 40 euro al mese.

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