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Pensioni, quanto hai perso in 9 anni. Stangata miliardaria, gli assegni ridotti da mille a 8mila euro

Cristina Agostini
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Le pensioni bloccate, sterilizzate, causa inflazione, hanno fatto perdere agli italiani che percepiscono il vitalizio, negli ultimi nove anni, tra i mille e gli ottomila euro l'anno, a seconda dell'importo dell'assegno. La cifra, riporta il Giorno, non potrà più essere recuperata. Il danno derivante dal mancato adeguamento dei trattamenti all'incremento dei prezzi è scritto nel Rapporto della Uil realizzato sotto la supervisione del segretario confederale Domenico Proietti. "Il blocco dell'indicizzazione delle pensioni dal 2011 a oggi ha generato danni gravissimi e permanenti a milioni di pensionati. I diversi meccanismi sperimentali, introdotti con il solo scopo di continuare a fare cassa sulle pensioni, hanno fortemente diminuito il potere di acquisto dei pensionati". Leggi anche: Pensioni, errori di calcolo su 100mila assegni: i cedolini più colpiti, ecco come intervenire Per esempio, si legge, "un pensionato che nel 2011 aveva un assegno pari a 1.500 euro, oggi riceve una pensione pari a 1.575 euro, mentre se fosse stato utilizzato il meccanismo ordinario avrebbe ricevuto una pensione mensile pari a 1.649 euro, 962 in meno ogni anno: differenza che sarà destinata a crescere per effetto dei blocchi previsti fino al 2021". Una perdita proporzionale all'assegno. Un pensionato con un assegno pari a 1.900 euro lordi mensili nel 2011 (importo tra le 4 e le 5 volte il minimo), ha subìto nel corso di questi 9 anni un mancato incremento pari a circa 1.378,83 euro lordi annui. In pratica - osservano dalla Uil - è come se quest'anno il pensionato percepisse una mensilità netta in meno".  

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