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Cuneo fiscale: stesse risorse, platea ridotta

Enrico Letta visto da Benny

Matteo Legnani
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Di soldi in più non ce n'è (capirai, stanno trovando ancora quelli per non farci pagare la seconda rata dell'Imu). E così, per alzare i benefici del taglio del cuneo fiscale riducono la platea di quanti potranno goderne. Una delle critiche più feroci alla legge di stabilità del governo Letta si era concentrata proprio sulla promessa mancata di buste paga più ricche: calcoli alla mano, coi 4 miliardi previsti dall'esecutivo per il taglio del cuneo fiscale, in tasca finiva una media di una dozzina di euro in più al mese. Letta aveva prima cercato di smentire, ma poi era stato inchiodato dai numeri, promettendo che il provvedimento sarebbe stato rivisto. Chi, però, sperava che il governo avrebbe destinato più risorse, è rimasto deluso:  la commissione Bilancio del Senato ha infatti approvato oggi l'emendamento al ddl di stabilità presentato da Rita Ghedini (Pd) che modifica la norma sul cuneo fiscale. Il taglio viene rimodulato per dare un maggior beneficio ai redditi più bassi e in particolare favorirà quelli tra i 15 e i 18mila euro. La detrazione massima arriva a 225 euro annui. Lo ha annunciato la stessa firmataria dell'emendamento Ghedini. L'ammontare complessivo destinato alla norma resta inalterato.

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