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Con la Leon ST Seat "mette il turbo" alla wagon

Motorizzazioni TSI e TDI con cilindrate da 1,2 a 2,0 litri e potenza fino a 184 cavalli. Tra gli accessori anche il dispositivo per il riconoscimento della stanchezza

Matteo Legnani
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La Seat Leon ST (Sport Tourer) è la dimostrazione che sportività e praticità quotidiana non necessariamente devono escludersi a vicenda. La terza nata della famiglia Leon unisce il design dinamico e le caratteristiche sportive delle sue sorelle a un'elevata utilità. La nuova Leon ST rappresenta una perfetta armonia per essere molto elegante ma al tempo stesso pratica sia per il lavoro che per il tempo libero, la famiglia e lo sport in genere. Il dinamismo lo troviamo anche all'interno della vettura, la plancia, sobria al limite del purismo, è concepita a misura del guidatore e tutti i comandi sono ubicati esattamente dove, istintivamente, ci si aspetta di trovarli. I grandi quadranti degli strumenti risultano perfettamente leggibili, mentre il sistema di informazione, dotato di un grande display, per il guidatore è già di serie nell'allestimento. I sedili della Leon di nuova concezione sono ora ribassati e sportivi, entrambi i sedili anteriori sono regolabili in altezza e ciò è ideale anche per persone di alta statura. La Seat propone la nuova Leon ST con una serie di potenti ed efficienti motorizzazioni TDI e TSI, con cilindrate che vanno da 1,2 a 2,0 litri e con potenze che vanno da 86 CV (63 kW) a 184 CV (135 kW). Tuttavia, in termini di efficienza, la massima espressione è sicuramente dalla ST Ecomotive che monta un motore 1.6 TDI 110 CV (81 kW) di nuova concezione e rappresenta il top nel segmento, con soli 85 g/km di CO2 e appena 3,2 l/100 km nel ciclo combinato. Interessante anche l'innovativo l'1.4 TSI a benzina che eroga 122 CV (90 kW) di potenza a fronte di 200 Nm di coppia. Questa motorizzazione offre di serie il sistema start/stop e di recupero dell'energia e consuma soli 5,3 litri di benzina ogni 100 km, a fronte di emissioni di 123 g/km di CO2. La nuova Leon ST è ricca inoltre di parecchi dispositivi inediti come il dispositivo per il riconoscimento della stanchezza e il Full Beam Assist, ossia un sistema di telecamere integrato nella struttura dello specchietto retrovisore interno che, ad una velocità superiore ai 60 km/h, attiva automaticamente i fari abbaglianti e commuta, all'occorrenza, sugli anabbaglianti. Nuovissimi anche i fari full LED montati sui gruppi ottici anteriori che illuminano la strada con una temperatura di colore pari a 5.500 Kelvin. Questa somiglianza con l'intensità della luce diurna naturale consente di ridurre l'affaticamento della vista e consumare solo 20 Watt ciascuno. Fra le varie funzionalità dei proiettori full-LED, c'è quella che quando la vettura viaggia sopra i 110 km/h per più di 30 secondi, permette che l'angolo d'illuminazione si alzi, migliorando la visibilità a maggior distanza ed evitando ogni disturbo alle vetture che sopraggiungono in senso opposto. di Marco Del Bo

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