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Fini: preoccupa questa Europa

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non coordinata sulla crisi

Albina Perri
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 Gli interventi degli Stati per frontegiare la crisi economica sono stati posti in essere senza un necessario coordinamento e questo desta preoccupazione soprattutto con riferimento all'Unione europea. Lo ha rilevato il presidente della Camera Gianfranco Fini, nel suo intervento in occasione della Relazione annuale dell'Autorità Antitrust. «Colpisce -ha sottolineato Fini- il quadro di complessiva disarticolazione degli interventi, in larga parte concepiti e attuati in un'ottica essenzialmente nazionale e al di fuori di una preventiva e comune adesione a un progetto condiviso non solo negli obiettivi, ma anche -e soprattutto- con riferimento alla natura degli strumenti utilizzati. Questo particolare aspetto suscita specifiche ragioni di preoccupazione per quanto concerne i Paesi dell'Unione europea, dove l'assenza di adeguati meccanismi di coordinamento rischia, in prospettiva, di mettere a dura prova l'avanzamento del processo di integrazione e la complessiva tenuta del quadro di regole e vincoli comunitari in tema di politiche economiche e commerciali». «Oltre che interrogarsi sulla possibile durata della crisi, è quindi quanto mai opportuno, per l'Unione europea, e per il futuro di ciascuno dei suoi Paesi membri, riflettere -ha concluso Fini- su quali potranno esserne le ripercussioni sul progetto di integrazione, in termini di ragioni ideali, contesto istituzionale, condizioni politiche e sociali, opportunità e convenienze economiche».

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