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Pensioni, gli aumenti nel 2014: le cifre

I lievi rialzi all'importo degli assegni cancellati dalla nuova valanga di tasse

Andrea Tempestini
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Dopo la presa per il cuneo, l'elemosina ai pensionati. Aumenti, piccolissimi aumenti nel 2014. Certo, un segnale in tempo di crisi, ma un segnale che viene subito spento dalla valanga di nuove tasse introdotte dal governo Letta. Nel dettaglio, il ritocco all'insù sarà compreso tra i 6 e i 20 euro al mese per i trattamenti fino a circa 2mila euro lodri mensili. Il meccanismo che è stato messo a punto dal governo Letta con la legge di Stabilità, infatti, prevede una rivalutazione piena solo per le pensioni lorde che non superano tre volte il trattamento minimo di 495,4 euro al mese. Per tutti gli altri assegni la rivalutazione sarà parziale (al 95% per chi prende 1.981,7 euro al mese). Qualche calcolo lo ha fatto Il Messaggero, che spiega, per esempio, che una pensione di 500 euro quest'anno, nel 2014 salirà a 506 euro: incremento di sei euro. Per ottenere un incremento in doppia cifra è necessario un assegno di almeno 900 euro al mese: in questo caso la pensione salirà di 10,8 euro a 910,8 euro. Infine l'aumento più consistente, quello di 20,52 euro, per chi incassa 1.800 euro al mese. Da questo limite in poi la curva degli aumenti comincerà a flettere: dai 3mila euro in su, per tutti, l'aumento sarà di 14,27 euro.

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