Squinzi contro Letta: "O cambia passo o si voti. Livelli pre-crisi nel 2021..."
Il presidente di Confindustria: "I dati sulla crescita non sono sufficienti, il 2% nel 2014 non è possibile". E anche Prodi spinge il premier: "Più coraggio"
"Serve più coraggio. O il governo cambia passo o ad un certo punto andiamo a votare". Chi parla non è Matteo Renzi, bensì Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria. Intervistato da Lucia Annunziata a In mezz'ora su Raitre, il capo degli industriali lancia un messaggio chiaro al premier Enrico Letta: o si torna a crescere, non con percentuali da prefisso telefonico, oppure il futuro è nero, per il governo e soprattutto per l'Italia. "Se questi sono i dati torneremo ai livelli pre-crisi solo nel 2021, quest'anno cresceremo di un misero molto poco". Da Abu Dhabi Letta aveva annunciato: "L'Italia sta superando la crisi, il 2014 sarà l'anno della svolta". "Per far tornare a crescere l'occupazione - lo ha gelato Squinzi - serve una crescita del 2% l'anno. Non pensiamo che sia possibile nel 2014". Prodi: "Letta, più coraggio" - "Confindustria faccia il suo lavoro", ha ribattuto il premier che sempre oggi ha dovuto incassare il consiglio amichevole di un suo "padrino", Romano Prodi. L'ex leader dell'Ulivo lo ha spronato a fare le cose che servono senza paura: "Ci sono sfide che si affrontano sapendo perfettamente che si incontrerà la resistenza e la reazione del sistema, e quindi con buone possibilità di fallimento - ha spiegato Prodi in un'intervista ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera -. Ma penso che oggi l'Italia abbia bisogno di essere messa di fronte alle sue sfide. Letta ha bisogno di una sortita. Se hai un disegno, devi anche rischiare". Il consiglio dunque è uno solo: "Prendere iniziative anche contestate. Non avere paura di mettersi in una controversia". Sicuri che Letta abbia la forza per farlo, ora?