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Rinnovabili: incostituzionale la 'legge antieolico' della Campania (2)

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(Adnkronos) - La Corte Costituzionale conclude che "la giurisprudenza costituzionale ha già chiarito che il margine di intervento riconosciuto al legislatore regionale per individuare le "aree e i siti non idonei" alla installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile (...) non permette in alcun modo che le Regioni prescrivano limiti generali, valevoli sull'intero territorio regionale, specie nella forma di distanze minime, perché ciò contrasterebbe con il principio fondamentale di massima diffusione delle fonti di energia rinnovabili, stabilito dal legislatore statale in conformità alla normativa dell'Unione europea". Per questo la legge regionale della Campania "eccede dai limiti stabiliti dal legislatore statale, perché, prescrivendo che la costruzione di nuovi aerogeneratori deve rispettare una distanza pari o superiore a 800 metri dall'aerogeneratore più vicino preesistente o già autorizzato, impone un vincolo ulteriore da applicarsi in via generale su tutto il territorio regionale, in violazione dei principi fondamentali della legislazione statale". Decisione accolta positivamente dall'Anev. Per l'associazione "tentare di bloccare il settore eolico con una legislazione così forzata da essere poi spesso giudicata illegittima, ha come diretta conseguenza il rischio di compromettere un settore che ha finora portato occupazione, crescita e sviluppo e che costituisce invece patrimonio per il Paese ed in particolare per quelle Regioni come la Campania, che ne hanno maggior bisogno".

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