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Fieragricola: Aia, allarme per zootecnica costretta a dieta forzata (2)

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(Adnkronos) - Pesa sempre meno il comparto il comparto dei bovini da carne, che nell'arco di un decennio il settore ha perso il 5,4% rispetto al totale della produzione. In termini di valore il settore ha sfiorato nel 2012 i 3,6 miliardi di euro (+3,8% sul 2011). "Il problema riguarda la redditività nelle stalle - sostiene il presidente dell'Aia, Pietro Salcuni - e la difficoltà degli allevatori italiani di importare broutard dalla Francia, tanto che l'Aia presenterà entro l'anno un progetto interamente Made in Italy per rilanciare la linea vacca-vitello e incrementare gli animali da carne in purezza, sfruttando le vacche da latte». Un'opportunità che potrebbe trovare sostegno anche all'interno della nuova Politica comunitaria, che alla tutela della biodiversità dedica risorse specifiche". Anche la suinicoltura soffre la crisi. "Il sistema nazionale di quotazione dei prezzi sconta ancora difficoltà - afferma il presidente dell'Associazione anazionale degli allevatori di suini, Andrea Cristini - Il blocco nei giorni scorsi alle importazioni di carne suina imposto dalla Federazione Russa all'Unione europea, in seguito alla scoperta di un caso di peste africana in Lituania si sta riverberando negativamente sui listini delle carni suine in molti Paesi europei". Preoccupa anche il calo del numero delle scrofe allevate in Italia. "Oggi ci sono meno di 500.000 scrofe, il 30% in meno rispetto a cinque anni fa - prosegue Cristini -. Il timore degli allevatori che questo possa provocare un contraccolpo alle produzioni di qualità".(segue)

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