Crisi: Zaia, i palazzi romani non rimangano sordi ancora una volta
Venezia, 12 feb. (Adnkronos) - "Saranno molti gli imprenditori veneti che martedì prossimo scenderanno nella capitale per chiedere un cambiamento deciso delle politiche economiche di questo Paese e mi auguro che i palazzi romani non rimangano sordi ancora una volta al grido, ormai disperato, delle nostre aziende". Commenta così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, la mobilitazione di martedì 18 febbraio, promossa da Rete Imprese Italia, per dire che in questo modo non si può andare avanti e che il tempo dell'attesa è ormai consumato. "Pressione fiscale, costo del lavoro, burocrazia, accesso al credito negato: i mali che stanno stremando il sistema produttivo italiano hanno un nome e sono conosciuti - continua Zaia -, ma chi avrebbe il potere e il dovere di guarirli, sembra un medico provocatoriamente distratto. Un atteggiamento che ferisce, che genera rabbia soprattutto a chi, come l'imprenditoria veneta, si è fatta carico in questi decenni di trainare l'economia nazionale, venendo purtroppo ripagata, quando è andata bene con la sordità dei governi alle legittime richieste di sostegno, quando è andata peggio addirittura con una vera e propria vessazione". (segue)