Vino: parte riorganizzazione del Consorzio Chianti Classico (3)
(Adnkronos) - Si tratta, insomma, di un'ottica non più, o non solo, vitienologica, ma "distrettuale", cioè che guarda ad una denominazione non più da un solo punto di vista ma da vari punti di vista. Con un fatturato complessivo stimabile in oltre 500 milioni di euro, che comprende produzione vinicola, olivicola, altre produzioni agricole e il fatturato degli agriturismi e del merchandising a marchio "Gallo Nero", il Chianti Classico rappresenta un vero e proprio distretto, il fulcro di un'integrazione istituzionale e produttiva, basata sulla sussidiarietà e sulla cooperazione, con l'obiettivo di consolidare e sviluppare le qualità di tutto un territorio, uno degli esempi europei più importanti di questo genere di concentrazione produttiva, in cui convergono multi-fattorialità, eredità storiche, tensioni culturali, qualità delle aziende. Un vero e proprio distretto capace di attirare finanziamenti più facili, riduzioni tariffarie per opere pubbliche, maggiore tutela ambientale, di "fare branding", diventando il perno di una nuova strategia ad hoc per le sfide sempre più impegnative che attendono l'assetto economico della Toscana. La cabina di regia del distretto, dunque, diventa un'ulteriore evoluzione della concertazione, partecipazione, individuazione delle priorità e assunzione di responsabilità. Diventa il luogo dove vengono disegnate le linee guida del suo operare. (segue)