Crisi: Confindustria Padova, industria pronta a ripartire (2)
(Adnkronos) - L'indice dell'occupazione mostra segnali di stabilizzazione, con un +0,2% tendenziale, grazie al manifatturiero (+0,6%). Positivo il dato nelle imprese con oltre 50 addetti (+1,4%) e nelle micro imprese (+0,9%). Aumenta il ricorso ai contratti a tempo indeterminato, pari al 36,4% delle nuove assunzioni, e determinato (42,9%), diminuisce il ricorso all'interinale (22,1%). L'inversione di tendenza dell'attività industriale arresta la fase recessiva. Meno tese le spinte inflazionistiche sui prezzi delle materie prime, in aumento per il 36,7% delle imprese. Resta elevata, ma in calo, la quota di chi registra un rialzo dei tassi di interesse applicati dalle banche, con credito molto selettivo e più caro per il 36,9%. La liquidità aziendale è giudicata tesa dal 35,1%, anche a causa dell'allungamento dei tempi di pagamento: il 62,1% lamenta ritardi. La previsioni per il primo trimestre 2014, pur con saldi ancora negativi (eccetto l'export), segnalano qualche ulteriore progresso. La produzione è attesa in crescita dal 22,2% delle imprese, in calo dal 22,6%: saldo di opinione da -7 a 0. Meno negative le attese sugli ordini interni, in aumento per il 17%, in calo per il 26,3% (dal 32,6%). Cresce ancora la fiducia sulla domanda estera, in aumento per il 33%, giù per l'11,2%. Il 75,3% giudica stabili le prospettive dell'occupazione. L'inversione ciclica dell'attività economica, favorita dall'espansione globale ma ostacolata dal credit crunch, migliora leggermente gli investimenti, previsti nei prossimi dodici mesi dal 61,4% delle aziende. Il 19,8% aumenterà gli impieghi, il 38,7 li manterrà stabili. Prevalgono gli investimenti in innovazione tecnologica, sostituzione di impianti, R&S.(segue)